TradingView 2025: setup, alert e workflow senza rumore
Setup base, indicatori sensati, alert che non spaccano l’attenzione.
Perché TradingView nel 2025
TradingView è diventato l’ambiente standard per l’analisi retail e semi‑pro grazie a grafici reattivi, community di indicatori e alert su cloud. Nel 2025 la roadmap spinge su multi‑asset, performance e backtest light. L’obiettivo non è battere le piattaforme HFT, ma offrire un toolkit accessibile, modulare e condivisibile.
Setup base in 15 minuti
- Registrazione e profilo: scegli un piano in base agli alert e ai layout contemporanei di cui hai bisogno.
- Watchlist: crea liste per macro, crypto e valute fiat; usa etichette coerenti.
- Layout: due o quattro grafici, timeframe M5/H1/D1; sincronizza crosshair e simboli.
- Indicatori essenziali: media mobile 20/50, RSI, volume profile light.
- Alert: definisci condizioni chiare, notifica su app/email; niente spam.
Indicatori essenziali e come non abusarne
Il principio: pochi indicatori, regole chiare. Sovraccaricare il grafico riduce il segnale. Adotta 2–3 indicatori core e un oscillatore di conferma, con parametri stabili tra asset.
Strategie semplici, test ripetibili
Non ti serve una tesi rocambolesca. Esempio: trend‑following con MA cross e filtro RSI. Registra setup, stop e TP; backtest manuale su almeno 100 trade; curva equity semplice e comprensibile.
Alert che non distruggono la tua attenzione
Gli alert sono utili se rari e significativi. Limita le condizioni, evita overlapping, tagga messaggi con ticker/timeframe. Mantieni un log: alert → decisione → outcome, così aggiusti la qualità.
Workflow pro: template, note, gestione idea
Usa template per annotazioni e checklist. Le idee pubbliche servono a confrontare logiche, non a gonfiare ego. Integra calendario macro e sessioni: notizie ad alta volatilità richiedono regole di esclusione o sizing ridotto.
Errori tipici e come evitarli
- Cambiare parametri ogni settimana.
- Confondere indicatore di conferma con trigger.
- Aprire posizioni su alert rumorosi o ambigui.
- Dimenticare di archiviare screenshot dell’operazione.
Checklist finale
- Watchlist pulita per tema.
- 2 layout coerenti per intraday e swing.
- 3 indicatori stabili, parametri fissi.
- Alert descrittivi, pochi e tracciati.
FAQ operativa
- Quanti alert sono troppi?: Se non ricordi il motivo di metà alert, sono troppi. 5–15 attivi è un range sano per retail.
- Che piani servono davvero?: Se lavori multi‑timeframe, un piano con almeno 20 alert e 4 layout simultanei evita colli di bottiglia.
- Ha senso il backtest automatico?: Pine Script offre backtest light. Utile per macro‑filtri e regole chiare; non sostituisce la revisione manuale.
Metti in pratica
Usa gli strumenti consigliati: Formazione & Tools.